CATTOLICI ITALIANI E POLITICA (V)

CATTOLICI ITALIANI E POLITICA (V)

Ultimi decenni dell’Ottocento e inizio Novecento  

filippo_meda_giovane.jpeg
Filippo Meda (1869-1939)

Ecco alcune esperienze significative circa il ruolo dei cattolici nell’Italia tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e l’inizio del Novecento:

1. Tendenza intransigente. Proprio nel 1874, l’anno del non expedit, nacque l’Opera dei Congressi, il cui obiettivo consisteva nel coordinare le attività dei cattolici nelle scuole, nelle opere pie, nelle società di mutuo soccorso, nelle casse rurali. I tre fratelli sacerdoti Scotton (Jacopo, Andrea e Gottardo) ebbero un ruolo importante in questo senso, tanto da essere definiti i martelli di Dio contro il modernismo! Ma quando all’inizio del Novecento l’Opera dei Congressi si avvicinò al movimento di don Romolo Murri, Pio X la farà sciogliere.

2. Tendenza moderata. La linea moderata faceva capo a Filippo Meda, banchiere, avvocato, giornalista, politico. Egli era favorevole ad un progressivo inserimento dei cattolici nello stato liberale. Meda collaborò con don Davide Albertario al giornale Osservatore cattolico e per un periodo ne fu anche direttore. Eletto più volte deputato, Meda è stato anche il primo dirigente cattolico, dopo il 1870, ad entrare nel governo, ricoprendo diversi incarichi. E con p. Agostino Gemelli fu un cofondatore dell’Università Cattolica di Milano.

3. Tendenza più radicale Una terza posizione, più battagliera, fu quella della democrazia cristiana, un movimento (non ancora un partito) fondato da don Romolo Murri. La creazione del nome democrazia cristiana, che era anche il titolo della testata di un giornale, fu opera di Giuseppe Toniolo. Nelle elezioni del 1909 Murri appoggiò i candidati socialisti e radicali e lui stesso venne eletto tra le file della sinistra. Giolitti lo battezzò il cappellano dell’estrema. Pio X intervenne duramente contro Murri: nel  1907 lo sospese a divinis e nel 1909 lo scomunicò.  Nel 1943, un anno prima della sua morte, Murri fu sciolto dalla scomunica. Il nome democrazia cristiana venne recuperato da Alcide De Gaspari nel 1942 per indicare il partito cattolico di don Sturzo, fondato nel 1919 con il nome di partito polare.

Alla fine dell’Ottocento non era ancora permesso ai cattolici un impegno in politica. Tuttavia vi fu un’apertura in campo sociale, grazie anche all’incoraggiamento che venne dall’enciclica Rerum novarum (1891) di Leone XIII.

Lorenzo Cortesi

 

Lascia un commento