DIOGENE IL CINICO

DIOGENE IL CINICO
un Socrate impazzito

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Il cinismo è stato fondato da Antistene, un socratico minore, vissuto tra il V e il IV sec. a.C. Ma l’esponente principale di questa corrente filosofica è stato Diogene (413-323), il quale ha contribuito a svilupparne e a diffonderne la dottrina.

Secondo un’antica fonte si racconta che Diogene, giunto ad Atene, si imbatté in Antistene e gli chiese di accoglierlo come allievo. Antistene, però, non voleva allievi e lo respinse. Diogene insistette fino a quando Antistene si arrese. E quando un giorno Antistene allungò il bastone per colpire Diogene, questi disse porgendogli la testa: «Colpiscimi pure, perché tu non troverai un legno così duro dal farmi desistere dall’ottenere che tu mi dica qualcosa, come a me pare che tu debba». Dal quel momento Diogene divenne a tutti gli effetti allievo di Antistene.

I termini cinismo/cinico sono di origine greca e rimandano alla parola cane. Le ragioni sono diverse:
1. Certuni affermano che potrebbe richiamare il nome del ginnasio Cinosarge (cane agile) presso il quale Antistene era solito conversare.
2. Altri, invece, dicono che il termine fa riferimento allo stesso Antistene che era chiamato Haplokuōn (cane puro).
3. Ma altri ancora sostengono che il termine sia legato a Diogene detto il Cane, perché per il volgo la sua vita era simile a quella di un cane randagio.
Diogene Laerzio nella sua opera Vite dei filosofi dice: «Durante un convito alcuni gettavano le ossa a Diogene il Cinico come ad un cane. Diogene andandosene ci orinò sopra, come un cane».

Diogene viveva in una botte e sempre Diogene Laerzio racconta: «Egli godeva l’affetto degli Ateniesi. Così quando un giovinetto gli ruppe la botte, gli Ateniesi batterono il giovinetto e diedero a Diogene un’altra botte».

E ancora Diogene Laerzio: «Mentre una volta prendeva il sole nel Craneo Alessandro Magno sopraggiunto disse a Diogene: “Chiedimi quel che vuoi”. E Diogene, di rimando: “Lasciami il mio sole”. Si tramanda anche che Alessandro Magno abbia detto che se non fosse nato Alessandro, avrebbe voluto nascere Diogene. Alessandro e Diogene sono morti lo stesso anno (323).

È celebre l’immagine di Diogene che con la lanterna in pieno giorno se ne andava in giro alla ricerca dell’uomo nelle strade più affollate. Che significa? Quale uomo ricercava Diogene? Egli inseguiva un modello di uomo anticonformista difficile da scovare.

Diogene era solito dire che le maledizioni tragiche si erano incontrate tutte in lui. Infatti era senza città, senza casa, privato della patria, povero, errante, uno che vive alla giornata.

Un tale gli disse: «Tu non sai nulla eppure fai il filosofo». Ed egli rispose: «Aspirare alla saggezza, anche questo è filosofia».

A chi gli disse: Sei vecchio, smettila!, Diogene replicò: «È come se corressi la lunga corsa nello stadio e in vista del traguardo dovessi desistere, invece di insistere ancora».

Si racconta che quando a Platone chiesero che cosa pensasse di Diogene abbia detto: «È un Socrate impazzito».

Lorenzo Cortesi

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