NIETZSCHE: LA NASCITA DELLA TRAGEDIA

NIETZSCHE: LA NASCITA DELLA TRAGEDIA
Dioniso parla la lingua di Apollo,
ma alla fine Apollo parla la lingua di Dioniso 

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Nietzsche e Wagner

Friedrich Nietzsche ha pubblicato La nascita della tragedia dallo spirito della musica (Die Geburt der Tragödie aus dem Geiste der Musik) nel 1872 all’età di 28 anni. L’opera sviluppa la tesi secondo la quale ci sono due grandi forze contrapposte che un tempo erano unite nella tragedia greca e cioè l’apollineo e il dionisiaco: «I Greci, che esprimono e al tempo stesso nascondono la dottrina segreta della loro visione del mondo nei loro dèi, hanno stabilito come duplice fonte della loro arte due divinità, Apollo e Dioniso. Questi nomi rappresentano nel dominio dell’arte dei contrari stilistici, che incedono l’uno accanto all’altro quasi sempre in lotta tra loro, e appaiono fusi una volta soltanto, quando culmina la volontà ellenica, nell’opera d’arte della tragedia attica».

Apollo è il dio della luce, della razionalità, della misura, della chiarezza. Dioniso è il dio della notte, dell’irrazionalità, dell’ebbrezza, dell’istinto, della passione, del caos.
A partire da Euripide, il meno tragico dei tragici, e da Socrate, il dionisiaco è stato sempre più isolato e occultato fino al trionfo dell’apollineo. L’Occidente è nato e cresciuto sotto il segno dell’apollineo. Ma, soffocando il dionisiaco, l’interpretazione della vita ha finito per diventare parziale e settoriale. L’unilateralità apollinea è stata l’inizio della decadenza. Per capire la vita devono essere conservati i due poli e cioè l’apollineo e il dionisiaco. La vita, infatti, oscilla tra la luce e le tenebre, il giorno e la notte, la razionalità e l’irrazionalità. Si tratta di due poli contrapposti, ma necessari: «Dioniso parla la lingua di Apollo, ma alla fine Apollo parla la lingua di Dioniso». Si tratta di «un legame di fratellanza» che con l’avvento della commedia e della filosofia è andato perduto.

In un primo tempo Nietzsche ha sperato di ritrovare la composizione dell’apollineo e del dionisiaco nell’opera del suo contemporaneo Richard Wagner. Non è un caso che l’opera sia stata dedicata proprio a Wagner. In seguito Nietzsche si allontanò da Wagner e giudicò la sua musica come espressione di decadenza.
Le ragioni della rottura dell’amicizia tra i due non sono mai state chiarite: probabilmente Nietzsche non condivideva l’afflato troppo religioso dell’ultimo Wagner e la sua posizione decisamente antisemita. Qualcuno accenna anche al fatto che Nietzsche si fosse innamorato di Cosima, la moglie di Wagner.

Lorenzo Cortesi

P. S. Cfr. https://blogphilosophica.wordpress.com/2020/11/14/nietzsche-interprete-di-socrate/

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