ORIGENE: CONTRA CELSUM

ORIGENE: CONTRA CELSUM

ascendere alle verità nascoste in parole
che sembrano avere uno stile povero

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Nell’opera Κατὰ Κέλσου (Contro Celso), divisa in otto libri, Origene confuta lo scritto Ἀληθὴς λόγος  (Discorso vero) del filosofo Celso vissuto nel II secolo. L’opera di Origene, scritta presumibilmente tra il tra il 248 e il 249, è rimasta nascosta a tutto il Medioevo e fu tradotta in latino solo nel 1481.
Celso aveva screditato la figura di Gesù:  «Di esser nato da una vergine, te lo sei inventato tu [Gesù]. Tu sei nato in un villaggio della Giudea da una donna del posto, una povera filatrice a giornata. Questa fu scacciata dal marito, di professione carpentiere, per comprovato adulterio. Ripudiata dal marito e ridotta a un ignominioso vagabondaggio, clandestinamente ti partorì. A causa della tua povertà, hai lavorato come salariato in Egitto, dove sei diventato esperto in taluni poteri, di cui vanno fieri gli Egiziani. Poi sei tornato, e insuperbito per questi poteri, proprio grazie ad essi ti sei proclamato figlio di Dio. Tua madre, dunque, fu scacciata dal falegname, che l’aveva chiesta in moglie, perché convinta di adulterio e fu resa incinta da un soldato di nome Pantera. Ma l’invenzione della nascita da una vergine è simile alle favole di Danae, di Melanippe, di Auge e di Antiope».
Per negare la divinità di Gesù, Celso diceva anche che Gesù era «piccolo, brutto e volgare» (μικρὸν καὶ δυσειδὲς καὶ ἀγεννὲς).

Inoltre Celso aveva accusato i cristiani di mettere in pericolo non solo le sorti dell’impero, ma di tutta la tradizione culturale ellenistica. A causa del loro distacco dalla vita politica, i cristiani costituirebbero una grave minaccia  per l’impero, perché potrebbe cadere nelle mani dei barbari. Perciò Celso aveva rivolto ai cristiani questo appello: «Venite, non tenetevi a distanza dall’attuale regime politico. Schieratevi a fianco dell’imperatore. Non cercate di costruirvi un altro impero, o di acquisire delle posizioni speciali. È un’apertura che voi potreste fare alla pace. Se tutti dovessero seguire il vostro esempio e astenersi dalla politica, la gestione di questo mondo cadrebbe in mano ai selvaggi barbari senza legge».

Origine, di rimando, dice che i ragionamenti di Celso possono confondere o ferire gli animi delle persone incerte nella fede, ma chi crede non ne è affatto turbato. Le accuse che Celso ha rivolto ai cristiani sono infondate e per questo Origene lo reputa buffone  (βωμολόχος) e ridicolo (καταγέλαστος). Questo secondo appellativo era stato usato da Celso per definire il cristianesimo.

Celso aveva anche sminuito il valore della Bibbia, rispetto alla cultura mitica, che era in grado di riflette la philosophia perennis. Origine sostiene, invece, che i miti della tradizione sono ridicoli e reprensibili dal punto di vista morale. È vero che la Bibbia  è stata scritta in uno stile basso, ma con una ragione ben precisa: gli autori sacri hanno tenuto conto delle limitate capacità di comprensione delle persone semplici. Ecco cosa dice Origene: «I nostri profeti, Gesù e gli apostoli erano ben attenti ad usare un metodo di insegnamento che non solo contenesse la verità, ma fosse anche in grado di conquistare le moltitudini […]. Così il fedele cristiano può ascendere alle verità nascoste in parole che sembrano avere uno stile povero».
E alle persone più semplici viene insegnato a filosofare, quando si interpreta la Bibbia in chiave allegorica. Molti passi dei libri biblici non devono essere presi alla lettera, ma letti ed interpretati allegoricamente. E in quanto alla lettura allegorica della Bibbia, Origene era un maestro geniale.

Lorenzo Cortesi

 

 

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